La tempesta del Covid. Dimensioni bioetiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercoledì 10 giugno, sulla piattaforma Zoom e in collegamento diretta Facebook sulla pagina dell’Università di Parma, si svolgerà il webinar “La tempesta del Covid. Dimensioni bioetiche”, organizzato dal Centro Universitario di Bioetica (University Center for Bioethics - UCB) di Ateneo. L’incontro di studio è suddiviso in 4 sessioni, due delle quali si terranno nel corso della mattina (ore 10-13.15) e due nel pomeriggio (ore 15-18.15), cercando di svolgere una riflessione a carattere interdisciplinare intorno all’emergenza sanitaria di questi mesi.

All’incontro parteciperanno medici che hanno vissuto l’emergenza in prima linea, scienziati, filosofi, giuristi e informatici. Al webinar parteciperà il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei che, insieme ad Antonio D’Aloia, Direttore del Centro Universitario di Bioetica, introdurrà i lavori. Saranno presenti, tra gli altri, il Direttore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Massimo Fabi, con un intervento in relazione alle prospettive e alle sfide che aspettano il settore sanitario nel momento “post Covid”, Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, e il Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Parma (Omceopr), Pierantonio Muzzetto.

Questo incontro rappresenta la prima occasione in cui l’Università di Parma (anche con qualche “apporto” esterno) si interroga complessivamente sul senso di questa drammatica esperienza e su quello che ci aspetta nella difficile ricostruzione di una normalità in questi mesi quasi completamente dissolta.

Alla fine di ogni sessione sarà dedicato un piccolo spazio per eventuali domande e un breve dibattito.

In questi tre mesi abbiamo vissuto un’emergenza senza precedenti, addirittura impensabile. È difficile persino trovare le parole per spiegare l’enormità di questa pandemia. Le abbiamo usate tutte, abbiamo sperimentato l’intero vocabolario della paura e dello sgomento. Il COVID-19 è davvero una di quelle “rotture” che attraversano la storia dell’umanità, in termini individuali e collettivi; un evento che spezza le vite individuali, si abbatte su famiglie, comunità, Paesi, e diventa storia collettiva. Ora sappiamo qualcosa in più, forse stiamo cominciando lentamente a reagire e ad uscire dall’angolo disperato in cui la forza apparentemente inarrestabile del contagio ci aveva costretto nei mesi scorsi. Ci aspetta un lungo cammino, e questa epidemia lascerà un segno indelebile nella coscienza collettiva.

 

Link locandina